Non mancano, dunque, conflitti e crudeltà ma la ricerca del branco è fondamentale per dare un senso all'esistenza stessa dell'animale. Ecco perché il lupo solitario non ha il fascino attribuitogli erroneamente nel sentire comune. Il lupo di Gubbio "Al tempo che santo Francesco dimorava nella città di Agobbio, nel contado d'Agobbio apparì un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma eziandio gli uomini; in tanto che tutti i cittadini stavano in gran paura, però che spesse volte s'appressava alla città; e tutti andavano armati quando uscivano della città, come s'eglino ... La simbologia del lupo è senza dubbio una delle più affascinanti.
E la gente di Gubbio non fu da meno del lupo: E poi il detto lupo vivette due anni in Agobbio, ed entravasi dimesticamente per le case a uscio a uscio, sanza far male a persona e sanza esserne fatto a lui. E il lupo ubbidiente se ne va con lui a modo d'uno agnello mansueto; di che li cittadini, vedendo questo, fortemente si maravigliavano. E subitamente questa novità si seppe per tutta la città; di che ogni gente, maschi e femmine, grandi e piccioli, giovani e vecchi, traggono alla piazza a vedere il lupo con santo Francesco. Il lupo è un racconto breve scritto da Guy de Maupassant nel 1882 e pubblicato dapprima sul quotidiano Le Gaulois il 14 novembre 1882 e inserito l'anno successivo nella raccolta Chiaro di luna (Clair de lune).In Italia fu pubblicato per la prima volta nel 1904 Uomini e Lupi.